Tachigrafo 4.0 – tanto fumo e poco arrosto
Come Nostradamus aveva previsto la fine del mondo nell’anno xxxxx per le Aziende di trasporto sembra che un evento simile si verificherà a partire dal 15 giugno 2019; ebbene sì da questa data verranno installati sui veicoli i TACHIGRAFI 4.0… attenzione!
Riviste di settore, costruttori di tachigrafi, associazioni di categoria tutti in fila ad organizzare “eventi” e “seminari” sulle novità che CAMBIERANNO IL MONDO DEL TRASPORTO.
Un articolo pubblicato qualche tempo fa su Traspoto Europa (leggi l’articolo) riportava un’interessante affermazione dell’Eurodeputata Da Monte:
“…L’eurodeputata sottolinea l’anticipo dell’entrata in vigore del cronotachigrafo intelligente, che il testo prevede nel 2021. Il nuovo apparecchio traccerà la posizione del camion verificando in modo automatico eventuali irregolarità e il passaggio delle frontiere…
…Il provvedimento inoltre introduce regole chiare per evitare il nomadismo degli autotrasportatori, che spesso sono conducenti dell’Est che lavorano per aziende dell’Est, con stipendi bassi, ma che in realtà operano in Italia, Francia e Germania, che sono costretti a passare fuori casa mesi ininterrotti.
Infine, si dice basta al far west e si introducono criteri precisi per le soste per il riposo: non vedremo più camion a bordo strada grazie al divieto di riposo in cabina per i periodi di riposo settimanali regolari“, conclude Da Monte”.
Non si sa da che parte cominciare nel commentare tali affermazioni… iniziamo dalla prima
1. Il nuovo apparecchio traccerà la posizione del camion verificando in modo automatico eventuali irregolarità e il passaggio delle frontiere. Vero in parte
Il tachigrafo cosiddetto “intelligente” avrà la particolarità di registrare la posizione del veicolo ad inizio turno a fine turno e ogni 3 ore di guida, fino a qui niente da dire.
Ma arriviamo alla fase del controllo, l’art. 9 del REG. 165/2014 riporta quanto segue:
Articolo 9 c.2 Diagnosi precoce remota di eventuale manomissione o uso improprio
“…. Dopo quindici anni dal momento in cui i veicoli di nuova immatricolazione devono essere dotati di un tachigrafo a norma del presente articolo e degli articoli 8 e 10, gli Stati membri dotano in misura adeguata le loro autorità di controllo dell’apparecchiatura per la diagnosi precoce remota necessaria per consentire la comunicazione dei dati di cui al presente articolo, tenendo conto delle loro disposizioni e strategie specifiche in materia di attuazione. Fino a quel momento, gli Stati membri possono decidere se dotare le loro autorità di controllo di tale apparecchiatura per la diagnosi precoce remota…”
Quindi dal 2034 le autorità di controllo saranno OBBLIGATE ad avere apparecchiature adeguate (per l’analisi remota) fino a quel momento sarà solo una facoltà (leggi nostro articolo per approfondire).
2. “Il provvedimento inoltre introduce regole chiare per evitare il nomadismo degli autotrasportatori, che spesso sono conducenti dell’Est che lavorano per aziende dell’Est, con stipendi bassi, ma che in realtà operano in Italia, Francia e Germania, che sono costretti a passare fuori casa mesi ininterrotti. Infine, si dice basta al far west e si introducono criteri precisi per le soste per il riposo: non vedremo più camion a bordo strada grazie al divieto di riposo in cabina per i periodi di riposo settimanali regolari”.
Qui sorge un bel MAH….(?) L’Italia ma anche la commissione UE tramite una circolare del Ministero dell’Interno ha già chiarito il discorso del “divieto” di riposo in cabina appunto segnalando che per elevare la sanzione “..i conducenti sono passibili di sanzione solo nel caso di mancata conformità con tale divieto, quando cioè sono sorpresi da un controllo da parte delle autorità competenti mentre effettuano il loro normale riposo settimanale all’interno del veicolo..”
(leggi il nostro approfondimento)
Per evitare “nomadismi” e “far west” forse gli Stati membri Sovrebbero armonizzare e standardizzare i controlli, formando in maniera chiara ed esaustiva gli organi di controllo.
Per quanto riguarda il cambio “epocale” che dovrebbe portare il tachigrafo 4.0 ci dispiace rovinare la festa dicendo che… TANTO RUMORE PER NULLA.
Probabilmente anzi sicuramente l’intenzione del legislatore nello scrivere il regolamento e nel prevedere l’introduzione di un tachigrafo “intelligente” era quella di effettuare controlli più “mirati” per fermare chi effettivamente commette sanzioni e non far “perdere tempo” a chi è in regola e qui nulla da dire.
Ma quello che preme sottolineare per rassicurare i numerosi lettori che ci chiamano è:
- Relativamente ai tempi di guida e riposo nulla è cambiato.
- Il nuovo tachigrafo, a parte la posizione del veicolo, funzionerà e registrerà tutto come i precedenti (guida, lavoro, disponibilità riposo, velocità e distanza percorsa)
- Per registrare la posizione del veicolo nella carta del conducente, è necessario avere a disposizione una carta del conducente “di nuova generazione” (quando saranno pronte? Boh!) nel frattempo funzionerà anche con le vecchie carte.
- Il tachigrafo 4.0 non trasmetterà in remoto i dati dei conducenti ma solo informazioni circa il corretto funzionamento del tachigrafo e possibili manomissioni (vedi nostro articolo a riguardo) .
Attualmente il problema riguarda i centri tecnici che devono attivare i tachigrafi, che hanno la necessità di ricevere le nuove carte officina. Sembra che la situazione sia in via di definizione. In merito alleghiamo la nota del MISE
In ogni caso i veicoli immatricolati fino al 14 giugno 2019 avranno i tachigrafi della generazione precedente.
Un consiglio cari lettori, continuate a svolgere il vostro lavoro con le corrette pratiche acquisite, il tachigrafo è solo uno “strumento” e come tale va utilizzato.
Il passaggio dall’analogico al digitale sembrava una cosa difficilissima e impossibile eppure con calma ci siamo riusciti, per cui se avete dubbi o richieste saremo a disposizione.
Il tachigrafo 4.0 è un “falso problema”
Cari saluti
“L’Opinionista”
ALLEGATI: NOTA MISE NUOVE CARTE TACHIGRAFICHE
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