È veramente vantaggioso utilizzare la funzione Out of Scope (OUT) quando si entra in area privata?
Questa settimana diamo la parola al nostro formatore che proverà a chiarire nuovamente l’utilizzo della funzione “OUT OF SCOPE” nel tachigrafo digitale.
Solitamente quando facciamo i corsi di formazione la prima domanda che ci viene fatta è: parlate dell’out scope? Ci spiegate la funzione out of scope?
La risposta è: ovviamente sì. Detto questo facciamo sempre una domanda: a che cosa serve secondo voi la funzione Out of Scope?
Le risposte solitamente sono queste:
- A fare la pausa
- A muovermi durante pausa
- Risparmiare impegno
- Ecc..
Facciamo una breve premessa, richiamando un articolo già pubblicato tempo fa (leggi articolo).
Che cos’è la funzione Out of Scope?
Tecnicamente, l’Out of Scope (OUT) è una funzione prevista nel tachigrafo digitale, utilizzata per segnalare quando si effettuano trasporti al di fuori del campo di applicazione della normativa 561/06.
Come viene interpretata a livello normativo?
A livello normativo la funzione out of scope viene trattata nel punto 14 della circolare congiunta Prot. 17598 del 22 luglio 2011.
La circolare cita quanto segue:
Circolazione di veicoli in aree private e computo delle attività diverse dalla guida:
“…La circolazione di veicoli in aree private è sottratta all'ambito di applicazione delle disposizioni del Regolamento (CE) 561/2006.
Perciò, ad esempio, l'attività svolta dal conducente di un veicolo tenuto al rispetto delle predette disposizioni all'interno di un cantiere o di una cava è esclusa dal computo dell'attività di guida giornaliera.
Tuttavia, poiché questa attività impegna il conducente in un lavoro che non gli consente di godere liberamente del proprio tempo, la stessa non può comunque essere considerata come riposo giornaliero o settimanale”.
Dalla normativa si evince quindi che le attività di guida svolte dal conducente all’interno di un’area privata (in generale) possono essere “sottratte” dal totale di guida giornaliero, ma queste non vanno considerate come pausa bensì “lavoro” o più comunemente “impegno”.
Che vantaggi comporta quindi la funzione OUT OF SCOPE per i conducenti?
Il vantaggio della funzione OUT OF SCOPE è che l’attività di guida svolta dal conducente in aree private (o cave o cantieri) è esclusa dal conteggio dell’attività di guida giornaliera.
Quindi, se un conducente entra all’interno di un’azienda, attiva manualmente sul tachigrafo la funzione OUT e svolge 15 minuti di guida, questi minuti andranno sottratti (manualmente) dal totale di guida compiuta durante la giornata. Il tachigrafo infatti registrerà tutte le attività di guide poi, in caso di controllo, sarà necessario effettuare una stampa e sottrarre manualmente dal totale della guida giornaliera le guide svolte in funzione “out of scope”.
Può essere vantaggioso inserire la funzione OUT OF SCOPE ogni volta che si entra in un’area privata?
La risposta è: dipende, a volte può creare solo confusione e perdite di tempo.
Prima di tutto andrebbe analizzata l’attività giornaliera, se un conducente non arriva MAI a 9 ore al giorno di attività di guida (ATTENZIONE NON DI IMPEGNO MA DI GUIDA) la funzione OUT OF SCOPE è inutile!
Quando si utilizza la funzione out of scope è utile fare una stampa giornaliera? e perché?
Se si utilizza spesso la funzione OUT OF SCOPE è consigliato effettuare sempre una stampa giornaliera o comunque scaricare più spesso la carta del conducente in quanto nella carta tachigrafica rimangono memorizzati 56 inserimenti, quindi si rischia che i dati vengano sovrascritti perdendo gli OUT inseriti tempo prima.
Come si inserisce la funzione OUT OF SCOPE?
La funzione OUT va inserita manualmente dal conducente entrando nel menu del tachigrafo. Leggi il nostro articolo di approfondimento dove spieghiamo passo per passo la corretta procedura sia per il tachigrafo VDO che Stoneridge.
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